Autore: Martin Derry
Pubblicato il: Penna e spada
ISBN: 9781526754820
Schiena morbida; 176 pagine; 225 illustrazioni in bianco e nero
Libreria Sfoglia con Geoff Coughlin (settembre 2020)
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Attraverso l'uso di fotografie contemporanee e didascalie informative, Prelude To War: The RAF 1936-1939 racconta molti degli aerei della RAF che continuarono a prestare servizio negli anni immediatamente precedenti l'inizio delle ostilità nel 1939, un periodo di rapidi cambiamenti tecnologici e innovazione meccanica in un momento in cui molte nazioni europee trattenevano il respiro collettivo mentre, ancora una volta, assistevano alla costante ascesa del militarismo tedesco e, in definitiva, alla conquista.
Costretto a prendere atto di questa minaccia emergente, il governo britannico ha autorizzato una politica di modernizzazione e riequipaggiamento delle forze armate britanniche. Questo processo, spesso confuso e instabile, stava prendendo forma nel 1936 con la RAF in prima linea nella modernizzazione, anche se, come notò solennemente Winston Churchill nel 1937, "Non era più in nostro potere prevenire Hitler o riconquistare la parità aerea. Nulla poteva ora impedire all'esercito tedesco e all'aviazione tedesca di diventare i più forti d'Europa... non potevamo che migliorare la nostra posizione. Non potevamo curarlo'.
Fino ad oggi, persistono ancora percezioni isolate sull'effetto che nel settembre 1939 la RAF era diventata una forza di monoplani con il Fighter Command che schierava innumerevoli squadroni di Hurricanes e Spitfire pronti a sopraffare qualsiasi nemico abbastanza insolente da entrare nei cieli britannici. Allo stesso modo, le stesse percezioni suggeriscono che un fiducioso Bomber Command fosse pronto a oscurare i cieli tedeschi con armate di bombardieri moderni. Queste nozioni erano fuori luogo – tale era il potere della propaganda!
Certamente esisteva un certo numero di monoplani, ma fino a quando l'industria aeronautica non riuscì a espandersi per far fronte alle esigenze di una guerra moderna, flotte di biplani obsoleti dovettero essere impiegate in ruoli secondari, con altri che rimasero in prima linea fino a quando i monoplani non potessero sostituirli: lì non c'era altra scelta.
Si spera che questo modesto lavoro faccia luce su alcuni dei più noti velivoli della RAF dell'epoca, ma più in particolare su quelli che oggi rimangono praticamente sconosciuti e che potrebbero essere descritti come "anch'essi funzionanti".
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